A marzo 2017 l’Agcom ha vietato alle compagnie telefoniche di modificare il ciclo di fatturazione da mensile a 28 giorni per la telefonia fissa e per i contratti che offrono insieme fisso e mobile, poiché con la fatturazione ogni 4 settimane viene meno l’effettiva trasparenza e comparabilità delle informazioni sui prezzi e diventa più difficile per i consumatori avere un controllo reale sulle proprie spese.
I gestori telefonici hanno impugnato la delibera al TAR Lazio e, ad oggi, non hanno rispettato il divieto. Di tutta risposta, l’Agcom ha annunciato un procedimento sanzionatorio.
In questo braccio di ferro, chi sta nel mezzo (e nel frattempo paga) sono i consumatori. Ne abbiamo parlato a DiMartedì il 19 settembre 2017