Immigrazione. Il neo Ministro dell’Interno Salvini: avvocati si arricchiscono con i richiedenti asilo. Una replica

Il neo Ministro dell’Interno Salvini, chiamato ieri a riferire in Senato sulla vicenda Aquarius, si è scagliato contro la lobby degli avvocati d’ufficio che difendono i richiedenti asilo nei ricorsi contro il rigetto della propria domanda. Avvocati che si arricchiscono con i soldi degli italiani.
Salvini è profondamente ignorante: gli avvocati d’ufficio vengono nominati nei processi penali, e non sono pagati dallo Stato.
Chiunque, invece, deve tutelare i propri diritti ma non ha reddito sufficiente può essere ammesso al gratuito patrocinio a spese dello Stato.
Caso vuole che io faccia l’avvocato, e assista anche con il gratuito patrocinio. Non è un affare, sia ben chiaro, si viene pagati poco e tardi. Perchè farlo allora? Perchè la tutela dei diritti della persona è pilastro di qualsiasi sistema sociale.

Quindi caro Ministro, sappia che quando io esercito in gratuito patrocinio regalo il mio tempo, la mia professionalità e il mio denaro all’Italia, agli italiani e agli stranieri.

Dalle pagine del Corriere della Sera di oggi il Ministro dell’Interno rincara la dose, e si lamenta che a cittadini stranieri extracomunitari sia riconosciuta la possibilità di difendersi in un giudizio, si lamenta che gli stranieri intasino i tribunali e promette che interverrà insieme al Ministro della Giustizia, che è avvocato, proprio come me e quindi no, lui non è ignorante sul tema.

E il Ministro della Giustizia non potrà consentire che uno dei diritti fondamentali della persona umana sia meno diritto degli altri. Già oggi il richiedente asilo non può fare appello contro la decisione del giudice e non ha diritto di essere sentito in udienza (tranne in casi eccezionali).

Non c’entra l’umanità, non c’entra il buonismo. Può anche essere solo questione di egoistica immedesimazione.