“Una coperta troppo corta” oppure “L’Italia non è un paese per vecchi“. Potrebbero essere questi i titoli alternativi del convegno che si è tenuto a Piacenza il 21 novembre 2016, dal titolo – più istituzionale – “Linee guida per una riforma della non autosufficienza“.
L’andamento demografico vede crescere considerevolmente i numeri della popolazione anziana e non autosufficiente: si stima che nel 2060 gli ultrasessantacinquenni in Italia saranno oltre il 55% della popolazione.
Guardando al presente, la crisi economica costringe gli anziani ad essere di fatto ammortizzatori sociali d’emergenza al reddito delle generazioni più “giovani”, in ragione della sostanziale stabilità degli introiti che percepiscono.
La chiamano solidarietà intergenerazionale.
Il paradosso è che la stessa cosa viene richiesta ai “giovani” per sostenere i costi della non autosufficienza degli anziani.
Ma non può esserci in uno stesso momento solidarietà intergenerazionale nelle due opposte direzioni. Ed il sistema collassa.
Una riforma (sì, l’ennesima) delle norme sulla non autosufficienza è allora indispensabile per garantire una governance del settore economicamente sostenibile.