Canone Rai in bolletta. Un boomerang: il Governo ci ha già perso la faccia

La bozza di decreto sul canone Rai in bolletta è pronta da due settimane, le indiscrezioni continuano, ma alla bozza già circolata non aggiungono nulla. Quindi: perchè non pubblicarla? Perchè manca l’accordo sui compensi per le società elettriche che, da brava lobby, tengono sotto scacco il Governo: se non vengono stanziati i soldi il meccanismo funzionerà con le risorse esistenti –quindi male- e il Governo perderà la faccia davanti ai cittadini.
Il boomerang sta già tornando indietro… e il Governo da dove li prende i soldi per le società elettriche? Se non li trova scontenta i gestori, se il prende dalla fiscalità generale scontenta i cittadini.
La sensazione e’ di presa in giro dei cittadini/contribuenti, che -non a caso sempre e soltanto loro- resteranno con il cerino in mano.
Il Governo la faccia la perderà comunque con i suoi cittadini. Rispetto alle indiscrezioni sulla bozza di decreto, si legge sui media di oggi che l’Agenzia delle Entrate avrà 15 giorni dall’emanazione del decreto stesso per inviare all’Acquirente Unico i dati sulla composizione delle famiglie anagrafiche e su chi ha inviato la dichiarazione di non possesso della tv.
Non è una sensazione allora, ci stanno proprio prendendo in giro.
I Comuni hanno già inviato i dati all’Agenzia delle Entrate? Prima ancora che esca il decreto che indica come fare?
E ancora, come verrà informato chi non ha la tv che deve inviare una autocertificazione di non-possesso?

L’Agenzia delle Entrate dovrebbe inviare a tutta Italia una lettera, con allegato il modulo per l’autocertificazione, del tipo “Caro residente, se non hai la tv compila questo modulo, altrimenti pagherai il canone in bolletta”.
Quanto costerebbe una simile operazione, e quanto tempo ci vorrebbe? 15 giorni? Soluzione troppo costosa, il Ministero evidentemente ne ha in mente un’altra: pagate tutti, poi facciamo i conti.
I cittadini quindi vengono chiamati a “prestare” cento euro per ogni intestatario di bolletta elettrica (senza interessi peraltro) a Governo e società elettriche, che verranno restituiti sotto forma di rimborso, quando avranno i dati completi.

Torneremo ad occuparcene dopo l’emanazione del decreto. Ma se così fosse, come difendersi? E’ possibile non pagare i canoni pretesi ingiustamente? Se il nostro timore venisse confermato, suggeriremo a tutti i contribuenti che non devono pagare il canone Rai in bolletta (perchè non hanno la tv, o perche’ diversi componenti della stessa famiglia anagrafica hanno intestate utenze elettriche), di non pagare e di comunicare subito ad Agenzia delle Entrate e gestore elettrico i motivi del mancato pagamento.

A questo link è possibile riascoltare l’intervista completa su Radio InBlu

 

(Già pubblicato in Aduc)